Sono molti i motivi che hanno spinto in questi anni oltre 5000 classi (dalle scuole dell’infanzia alle scuole medio superiori) a venire a L’ideatorio. Ogni insegnante ha un suo preciso obiettivo: c’è chi viene perché il tema proposto fa parte del programma scolastico, chi per offrire un momento speciale ai propri allievi, chi viene a inizio anno per creare spirito di gruppo attorno a un’attività interessante, chi per sperimentare percorsi complementari rispetto a quanto trattato in classe.
Qualsiasi sia il motivo, il metodo offerto da L’ideatorio resta lo stesso e strettamente legato ad alcune direttive del Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese (DECS, 2015) con un approccio preciso maturato da alcune riflessioni educative.
In particolare:
- Suscitare curiosità e interesse verso il mondo circostante attraverso l’esperienza diretta e con un approccio non formale. Al centro di questo processo non vi sono le nozioni da trasmettere, ma una relazione di scambio d’esperienze stimolata dalla presenza di un animatore e con l’ausilio di attività interattive.
- Un approccio deframmentato e pluridisciplinare. Con lo scopo di riconoscere le relazioni esistenti tra le varie discipline e il legame di queste con sé stessi e con il mondo circonstante.
- Partendo dal concetto di “meraviglia” e di “bellezza” si cerca di catturare l’attenzione anche delle persone che normalmente non si sentono attirate dal mondo della scienza.
- Parlare di quel che non si sa, di complessità, d’incertezze.
I progetti de L’ideatorio, oltre a essere connessi ai contenuti disciplinari e a proporre aspetti che si collegano ai contesti di formazione generale, stimolano l’attivazione degli ambiti di competenza trasversale, toccando in particolare questi obiettivi:
- Sviluppo personale
Attraverso momenti di scoperta e di crescita al di fuori dell’ambito scolastico, le proposte intendono stimolare quella sana curiosità che porta a desiderare di scoprire cose nuove sul mondo e su sé stessi.
- Pensiero riflessivo e critico
Le attività proposte pongono l’allievo al centro del processo di scoperta e lo stimolano a riflettere in modo critico sui temi incontrati.
- Pensiero creativo
In alcuni laboratori espressamente creati a questo scopo, i giovani interagiscono con situazioni che necessitano l’utilizzo del problem-solving e la messa in pratica di soluzioni creative condivise.
- Collaborazione e comunicazione
Durante i percorsi si alternano momenti di dialogo con l’animatore, attività individuali, di coppia e di gruppo. Tutte le proposte stimolano quindi gli allievi a rispettare e a cooperare con i compagni, condividendo idee, strategie e scoperte.
- Pensiero computazionale
Alcuni atelier intendono far avvicinare i ragazzi alle nuove tecnologie sollecitando in particolare lo sviluppo del pensiero computazionale e promuovendo l’accrescimento di un senso critico e responsabile verso le potenzialità e i limiti di tali strumenti.
Le diverse attività sono adattate in funzione dell’età degli studenti.
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