La letteratura come forma espressiva di un disagio
La depressione cambia tutto: dal modo in cui ti muovi e pensi, a come interagisci con le persone che hai intorno. Tutto inizia a diventare senza contrasto, monocromatico, non si vedono più le sfumature. Ma come poter far comprendere, a chi sta fuori, cosa si prova? Come esprimere la propria sofferenza? La scrittura si è spesso rivelata uno strumento importante, permettendo a chi sta fuori di vedere dall’interno la dissonanza vissuta dalla persona depressa, di addentrarsi nella sua vita di tutti i giorni dove l’isolamento, la paura, il vuoto interiore, la lotta tra la vita e la morte, sono all’ordine del giorno. Una serata alla scoperta di alcuni capolavori letterari che permettono di comprendere, la depressione in profondità, in un dialogo tra l’attrice e gli specialisti presenti.
Intervengono:
Tazio Carlevaro, medico psichiatra
Michele Mattia, medico psichiatra e presidente di ASI-ADOC
Nicholas Sacchi, psicologo e psicoterapeuta
Margherita Saltamacchia, attrice
Moderazione:
Giovanni Pellegri, neurobiologo e responsabile de L’ideatorio
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Pubblico, Conferenza